HAL Soft Tube Stackable
Jasper Morrison, 2021
Informazioni
- Pattini: colore abbinato ai piccoli elementi di raccordo per la scocca di seduta, a scelta bianco (eccetto HAL Wood e HAL Ply Wood) o nero intenso. Tutti i basamenti sono dotati di pattini per moquette; inserti in feltro disponibili a richiesta per pavimenti rigidi.
- Scocca del sedile: poliammide rinforzata con fibra di vetro. Imbottitura in schiuma poliuretanica, rivestimento in tessuto sostituibile (soltanto a cura del Vitra Service).
- Base: basamento in tubolare di acciaio a quattro gambe, impilabile, finitura cromata o verniciata a polvere in basic dark. Possibilità di impilare fino a 6 sedie a pavimento.
HAL
HAL rappresenta l'interpretazione della seduta con scocca di Jasper Morrison, secondo la tradizione della Plastic Chair di Charles e Ray Eames, caratterizzata dalla grande varietà di basamenti, che consente un impiego versatile, dai tavoli da pranzo alle sale riunioni, dai bar agli auditorium. Ulteriore sviluppo di tale design, HAL RE esibisce una scocca del sedile in plastica riciclata. Il materiale riciclato utilizzato per HAL RE proviene dai rifiuti domestici conferiti in Germania nel "sacco giallo" (Gelber Sack), costituiti principalmente da imballaggi usati. L'impiego di tale materiale rispetto alla plastica convenzionale genera minori emissioni nocive per il clima, con una notevole riduzione del consumo di energia. Data la composizione del materiale riciclato, i diversi colori sono disseminati di minuscoli puntini di pigmento. Attualmente, non è possibile realizzare il nuovo materiale nel colore bianco, che seguirà non appena tecnicamente fattibile. Inoltre, la scocca del sedile di HAL RE può essere riciclata al 100% al termine della vita utile del prodotto. Tutte le diverse basi della seduta si possono combinare con una scocca in plastica (HAL e HAL RE) o multistrato (HAL Ply) o, ancora, con una scocca leggermente imbottita in tessuto (HAL Soft). La HAL Armchair abbinata completa la famiglia HAL.
Jasper Morrison
Jasper Morrison vive e lavora a Londra e Tokyo. I suoi progetti sono espressioni della filosofia del design «super-normale»: anziché cercare risultati insoliti o stravaganti, spesso riporta a nuova vita soluzioni già comprovate tramite reinterpretazione, ulteriore sviluppo e perfezionamento. Collabora regolarmente con Vitra dal 1989.